Se hai una vecchia moneta del 1920: ecco quanto vale oggi

Quando si parla di collezionismo, un ruolo fondamentale hanno sicuramente le monete, che, nonostante il passare del tempo, acquistano sempre un grandissimo potenziale e un valore di ampio respiro. Si tratta chiaramente di analizzare fattori tra i più disparati per comprendere appieno il valore collezionistico di una moneta rara, ma è una prerogativa che possiedono tutti.

Infatti, la numismatica è a tutti gli effetti una scienza e come tale va studiata con attenzione, in ogni minimo particolare. Per questo motivo, quando si ha intenzione di conoscere il prezzo di una moneta è fondamentale rivolgersi a un esperto che saprà controllare ogni singolo dettaglio, mettendo a nudo il valore estrinseco e intrinseco della vostra moneta.

E se parliamo di monete del secolo scorso?

Più è rara più vale: è una regola che potrebbe essere diciamo alla base della numismatica, ma ancora di più alla base del progetto di valutazione di una moneta. Ma in realtà, i fattori da valutare sono davvero molteplici e riguardano: la tiratura, ovvero la quantità di monete che vengono emesse, l’anno di conio, ovvero l’anno in cui quella precisa moneta è stata coniata, le condizioni, ovvero lo stato di conservazione della stessa, e infine le possibili alterazioni o modificazioni, che riguardano in particolare errori di conio o emissioni speciali.

Il fatto che questi fattori siano determinanti ci permette di capire perché tra una monete e l’altra si evidenzino delle differenze importanti. A cui inoltre si devono aggiungere il valore storico, ovvero il fatto sul verso di tutte le monete sono presenti delle immagini che ritraggono eventi, storie o personaggi di spicco, di cui ci si vuole ricordare a imperitura memoria. Tutti questi dettagli fanno delle monete qualcosa di raro e di prestigioso.

Quanto può vale una moneta del 1920?

Tra le monete del primo Novecento, ce ne sono innumerevoli che oggi possono vantare un prezzo da collezione davvero interessante. Ovviamente, non è facile determinare su due piedi, tenendo conto solo dell’età della moneta, se è davvero da collezione e se il suo valore è così elevato. Tuttavia, facendo riferimento ad alcuni esemplari possiamo determinarne anche il valore; ecco di quali monete si tratta:

  • 20 lire Littore, una delle monete più rappresentative del periodo che ritraggono il fascio littorio al rovescio; il suo valore può raggiungere i 3.000 euro.
  • 20 lire Elmetto, in argento con l’effigie di un elmetto al rovescio, simbolo della vittoria dell’Italia nella prima Guerra Mondiale; in questo caso ci aggiriamo intorno ai mille euro.

Quello che tuttavia contraddistingue in particolar modo le monete coniate nei primi anni del Novecento è l’uso dei materiali, che è spesso sintomo delle grandi difficoltà economiche periodo, dovendo raccogliere le macerie di tutto ciò che resta al termine del primo conflitto mondiale. Ma si avverte un profondo senso patriottico che si ammira in particolar modo dalla volontà di mettere in evidenza i simboli nazionali.

Tra i tanti, emergono aquile e figure allegoriche, come l’ulivo o la spiga, in entrambi i casi simbolo dell’economia prettamente italiana, fondata sull’agricoltura e sul lavoro degli uomini e delle donne nei campi, come fondamento della famiglia e della Nazione Italiana. Questo è un altro elemento che si tiene spesso in considerazione quando si cerca di valutare una moneta degli anni ’20.

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